lunedì 2 giugno 2008

...musica da tavolo!!!

Credete di avere il ritmo nel sangue? Vi piace tamburellare qualsiasi cosa vi capiti sotto mano creando delle melodie per voi assolutamente uniche e inimitabili?
Bene…c’ è un nuovo prodotto fatto apposta per voi! Si chiama Musical Rumba Series ed è un tavolo che al posto della normale superficie ha dei moduli intercambiabili che possono essere percossi con le mani per produrre i suoni degli elementi di una batteria completa.

Non è un nuovo strumento tecnologico…Il Musical Rumba Series è un normale tavolo in legno, un vero e proprio oggetto di arredo prodotto da una piccola società specializzata nella produzione di oggetti e mobili in legno, la Musical Furnishings…oggetti che oltre ad essere molto belli da vedere hanno anche la particolarità di suonare.
L’inventore di questo splendido tavolo sonoro si chiama Tor Clausen: la sua casa è anche il suo più completo showroom…cassapanche, tavolini, tavoli, panchine suonano sparsi in ogni stanza, per la gioia dei bambini e degli ospiti musicisti.
La superficie del tavolo può essere composta con moduli a piacimento, come un vero e proprio mosaico, e ogni modulo è progettato per suonare in modo diverso: cassa, rullante, timpano, bongo, shaker, piatti, crash.
L’idea potrebbe sembrare buffa e un po’ inutile a coloro che non amano in modo viscerale la musica e tutte le sue derivazioni… ma proviamo a pensare alle possibili applicazioni di un simile strumento in ambito terapeutico. Tutte le persone, anche quelle disabili, avrebbero la possibilità di produrre suoni semplicemente muovendo le mani su un tavolo da cucina, venendo a contatto con il mondo della musica in modo diretto e assolutamente spontaneo!
Bene…non ci resta che mettere alla prova il Musical Rumba Series ed esplorarne tutte le potenzialità!

venerdì 30 maggio 2008

La musica a colori!

Si chiama “Musicolor” la nuova invenzione del Politecnico di Milano che permette di ascoltare la musica e contemporaneamente visualizzarne i suoi effetti cromatici, amplificando l'ascolto dei nostri brani preferiti attraverso l'uso sinergico di vista e udito.

L’invenzione del metodo e del dispositivo Musicolor è frutto di una ricerca interdisciplinare di un gruppo internazionale di ricercatori universitari coordinato dal prof. Giuseppe Caglioti del Politecnico di Milano e costituito dal prof. Goran Ramme (docente di Chimica) dell’Università di Uppsala, Svezia e dalla prof.ssa Tatiana Tchouvileva (attualmente docente a contratto di Estetica presso il Politecnico di Milano), già docente di Estetica presso l’Istituto Statale di Cinematografia di Mosca.

Il video-ascolto della musica non è certamente una novità e risale ai tempi di Newton che per primo propose un parallelismo fra onde sonore e onde luminose.
Oggi esistono numerosi programmi di transcodificazione musica/colore, ma le soluzioni sinora proposte sono state realizzate utilizzando software con algoritmi matematici predefiniti i quali finiscono in genere per rendere prevedibile e stucchevole la fruizione dell’elemento visivo.
La vera novità di Musicolor – definito una nuova specie naturale di arte tecnologica – consiste nella transcodificazione analogica dei suoni in colori o mappe cromatiche mutevoli, imprevedibili e caotiche, nate spontaneamente dalla stessa struttuta ritmica.

Si tratta di musica che prende vita attraverso le forme e i colori” – ha detto Giuseppe Caglioti alla presentazione di Musicolor – “e lo fa in modo spontaneo sfruttando le proprietà fisiche della materia sollecitata da onde sonore e luminose. In pratica se durante un concerto avessimo la possibilità di osservare l’aria mentre vibra, influenzata dalle voci e dagli strumenti, vedremmo dei colori organizzarsi spontaneamente e muoversi in essa. Musicolor traduce in immagini i colori della musica e il risultato consiste in un caleidoscopio di luce forme e colori, sempre diverso, che si autocompone al ritmo del suono.”

Musicolor potrà trovare applicazioni nel mondo della cultura, nella socializzazione e nella gestione del tempo libero: pensiamo al supporto didattico all’avviamento all’educazione musicale e all’insegnamento della musica; al video-ascolto della musica nelle case, negli ospedali o nelle case di riposo, nelle sale d’aspetto, nei supermercati; alla prevenzione o limitazione dei danni all’udito in discoteche ecologiche, alla cromo-musicoterapia; all’illuminazione artistica delle città e degli ambienti, alla decorazione di tessuti e di superfici. Ne sono convinti gli inventori: "il sistema amplificherà il nostro universo percettivo accompagnando i suoni ad immagini e giochi di colore mai visti prima."

mercoledì 14 maggio 2008

Allacciate le cinture e...buon viaggio!Destinazione?!? IL FUTURO!

Il nostro intento ora è quello di offrirvi un viaggio...un viaggio verso il futuro, un viaggio che vede tre strade avvcinarsi sempre di più, diminuendo progressivamente le loro distanze: musica, arte e scienza si incontrano, dando luogo all'invenzione di interfacce sensoriali più semplici e intuitive rispetto a quelle offerte dagli strumenti tradizionali, e dando un più ampio respiro alla creatività di chi ama fare musica.
Ma ora parliamo concretamente...Come prima novità, il futuro ci offre Reactable, apparato elettro acustico multi-utente, con una interfaccia da tavolo, sviluppata da un gruppo di ricercatori in Music Tecnology dell'Istituto Audiovisivo dell'Università di Barcellona in Spagna, sotto la direzione del Dr. Sergi Jordà. Sua caratteristica principale è quella di poter essere suonato da più esecutori contemporaneamente ma "come?" vi starete chiedendo...è sufficiente muovere, su una particolare superficie ( un tavolo luminoso e interattivo), degli oggetti tridimensionali che rappresentano differenti tipologie di suoni sintetizzati: muovendo e cambiando posizione a tali oggetti, il performer può iniziare a creare quella che forse sarà la musica del futuro! Il suo utilizzo è intuitivo, visivo e non richiede istruzioni; è adatto ai bambini e si presta ad essere utilizzato in performance live multimediali.
Se sei curioso di vedere questo strumento all'opera, guarda il video qui sotto...sembra sbalorditivo ma non c' è nulla di inventato o fittizio!


Se il Reactable è uno strumento ancora in fase sperimentale, è già sul mercato il Tenori-on della Yamaha, interfaccia di controllo musicale autonoma ed equipaggiata di altoparlanti. Lo "strumento del XXI secolo", così viene chiamato, nasce dal progetto dell'artista multimediale giapponese Toshio Iwai; è caratterizzato da una griglia di pulsanti led luminosi 16x16 che consentono di creare musica intuitivamente attraverso un sequencer (software che gestisce la registrazione di tracce midi e audio su computer e che rende possibile la modifica e l'aggiunta di effetti, note...) a 16 tracce e 256 strumenti.


Ma le novità non sono finite ancora...! Come potete vedere il connubio di scienza, arte e musica crea un campo vastissimo e sorprendente di opportunità, e di modi nuovi, diversi, originali di pensare e usare la musica.
E' la volta del Samchillian, strumento "basato sulla relatività", evoluto sia dal punto di vista del design che dell'ergonomia e facilità di utilizzo, proprio come era negli intenti del suo inventore Eitan Shefer. Il Samchillian si compone di due file di 8 tasti che possono essere digitati sia in orizzontale che in verticale. Questa caratteristica, insieme ad una connessione wireless e un accelerometro con sensori di movimenti, si propone di offrire all'esecutore musicista un ampia varietà di nuove possibilità espressive...guarda come nel video qui sotto!


E come non citare la tastiera "di domani", la Continuum Fingerboard, progettata da Lippold Haken: essa rivoluziona il concetto di tastiera, sostituendolo con un unica superficie liscia di gomma rossa tattile e senza tasti. La tastiera Continuum si può suonare con dieci dita come un normale pianoforte, ma è anche possibile fare scivolare sulla sua superficie le dita in orizzontale e verticale moltiplicando gli effetti sonori. Come ogni altra tastiera può pilotare sintetizzatori e campionatori per avere una gamma infinita di suoni.


Cari viaggiatori, ci auguriamo che questa esplorazione nel mondo della musica del futuro sia stato di vostro gradimento; per ora potere allentare le cinture e... arrivederci alle prossime fermate!

lunedì 5 maggio 2008

Dimmi di che umore sei e ti dirò che musica ascoltare

Come tutti sappiamo, la scelta di ascoltare un certo tipo di musica è influenzata anche dal nostro stato d'animo del momento: quando siamo felici ci piace ascoltare musica particolarmente allegra e movimentata, se invece siamo tristi il nostro masochismo ci spinge a cercare musica lenta e malinconica... però che fatica selezionare nell'i-pod le canzoni più adatte!

Ecco per tutti noi la soluzione: musicovery! Ma cos'è? E'una radio online, e fin qui niente di nuovo, la novità è la possibilità di avere una selezione automatica ed immediata delle canzoni più in sintonia con il nostro umore momentaneo: la canzone giusta al momento giusto!

E non finisce qui! Con musicovery è tutto nelle tue mani: puoi scegliere la "ballabilità" dei brani che vuoi ascoltare, selezionare i generi che preferisci e anche, spostandoti lungo una linea del tempo, clickare sull'epoca a cui vuoi che le tue canzoni appartengano! Oltre alle hit più conosciute potrai scoprire titoli e gruppi nuovi selezionando le "non hit", il tutto gratuitamente e con una buona qualità audio. Questa radio non supporta la lingua italiana, ma ciò non rappresenta un grande limite, dal momento che l'interfaccia è semplice, gradevole, accattivante e molto intuitiva... Non rimane altro che provarla! Buon ascolto a tutti!

venerdì 2 maggio 2008

Sai suonare con il naso?

Navigando su internet, abbiamo trovato questo simpatico, ma molto utile, software realizzato all'interno di un progetto teso a favorire la partecipazione e l'espressione musicale di bambini con problemi motori e altri handicap fisici. Il risultato è che con l'utilizzo di questa interfaccia si potrebbero aprire nuovi orizzonti nell'ambito della riabilitazione.
Vi invitiamo a guardare il filmato qui sotto per capire meglio di cosa si tratta e come funziona questo programmino: nel video vedrete un ragazzo suonare una tastiera con il naso a cui è attaccato un pallino rosso virtuale, collegato ad un computer.

SoundBeam

Il Soundbeam (raggio di suono) permette a tutte le persone di fare l'esperienza della musica, da protagonisti. Si puo’ divenire esecutori, compositori ed ottimi improvvisatori: è sufficiente un semplice movimento del nostro corpo, dentro il fascio di ultrasuoni, per riprodurre il suono di un violoncello, il miagolio di un gattino, il rumore della pioggia sul tetto.
Suonare il Soundbeam è un'esperienza creativa ed altamente coinvolgente, sia per i bambini, che per gli adulti, per le persone diversamente abili, per chi non ha avuto la possibilità di avvicinarsi allo studio di uno strumento tradizionale e, certamente, per i musicisti.
Il Soundbeam è un rilevatore di movimento, il cui funzionamento è simile a quello di un radar: i suoi sensori proiettano nello spazio un fascio di ultrasuoni, che, incontrando un ostacolo, rimbalzano indietro alla sorgente. E' in questo modo che i movimenti corporei, compiuti all'interno del raggio, vengono intercettati e tradotti in segnali Midi, a seconda della direzione e della velocità dell'oggetto in movimento (nel nostro caso, una mano, un piede, la testa...)

mercoledì 30 aprile 2008

Tecnologia touchless

Mentre la musica che fa uso degli strumenti musicali tradizionali si basa sulla diretta interazione uomo-strumento e cioè sull'esistenza di un sistema complesso fatto di più componenti (creatività, tecnica, sistema nervoso, sistema muscolare, arti),le tecnologie touchless dei raggi infrarossi e dell’analisi in tempo reale di immagini acquisite da telecamera permettono di rilevare informazioni dalla gestualità delle mani senza alcun collegamento fisico con il sistema, in modo che le mani stesse diventino l’interfaccia naturale per dare espressività a performance artistiche basate su tecnologia informatica.
A questo link potete trovare un'esemplificazione del funzionamento di questa nuova apparecchiatura eseguita dal musicista informatico Leo Tarabella.

martedì 29 aprile 2008

Il passato a servizio del fututo: il Theremin

Musica e tecnologia: sembra una argomento così attuale ma in realtà il primo strumento elettronico mai conosciuto al mondo è il theremin, uno strumento musicale elettronico che, in quanto tale, ha necessità di essere alimentato tramite corrente elettrica e generalmente deve essere collegato ad un amplificatore dotato di altoparlante per poterne ascoltare il suono. Lo strumentista o thereminista, una volta acceso lo strumento, muove le mani in prossimità delle due antenne ottenendo dallo strumento un suono di varia intensità e tono. Inoltre egli ha a disposizione una serie di controlli per impostare la sensibilità piu adatta delle antenne e scegliere la timbrica desiderata.
Questo strumento, seppur realizzato nel lontanissimo 1920, potrebbe avere delle applicazioni anche nell'odierno campo riabilitativo e terapeutico.