venerdì 30 maggio 2008

La musica a colori!

Si chiama “Musicolor” la nuova invenzione del Politecnico di Milano che permette di ascoltare la musica e contemporaneamente visualizzarne i suoi effetti cromatici, amplificando l'ascolto dei nostri brani preferiti attraverso l'uso sinergico di vista e udito.

L’invenzione del metodo e del dispositivo Musicolor è frutto di una ricerca interdisciplinare di un gruppo internazionale di ricercatori universitari coordinato dal prof. Giuseppe Caglioti del Politecnico di Milano e costituito dal prof. Goran Ramme (docente di Chimica) dell’Università di Uppsala, Svezia e dalla prof.ssa Tatiana Tchouvileva (attualmente docente a contratto di Estetica presso il Politecnico di Milano), già docente di Estetica presso l’Istituto Statale di Cinematografia di Mosca.

Il video-ascolto della musica non è certamente una novità e risale ai tempi di Newton che per primo propose un parallelismo fra onde sonore e onde luminose.
Oggi esistono numerosi programmi di transcodificazione musica/colore, ma le soluzioni sinora proposte sono state realizzate utilizzando software con algoritmi matematici predefiniti i quali finiscono in genere per rendere prevedibile e stucchevole la fruizione dell’elemento visivo.
La vera novità di Musicolor – definito una nuova specie naturale di arte tecnologica – consiste nella transcodificazione analogica dei suoni in colori o mappe cromatiche mutevoli, imprevedibili e caotiche, nate spontaneamente dalla stessa struttuta ritmica.

Si tratta di musica che prende vita attraverso le forme e i colori” – ha detto Giuseppe Caglioti alla presentazione di Musicolor – “e lo fa in modo spontaneo sfruttando le proprietà fisiche della materia sollecitata da onde sonore e luminose. In pratica se durante un concerto avessimo la possibilità di osservare l’aria mentre vibra, influenzata dalle voci e dagli strumenti, vedremmo dei colori organizzarsi spontaneamente e muoversi in essa. Musicolor traduce in immagini i colori della musica e il risultato consiste in un caleidoscopio di luce forme e colori, sempre diverso, che si autocompone al ritmo del suono.”

Musicolor potrà trovare applicazioni nel mondo della cultura, nella socializzazione e nella gestione del tempo libero: pensiamo al supporto didattico all’avviamento all’educazione musicale e all’insegnamento della musica; al video-ascolto della musica nelle case, negli ospedali o nelle case di riposo, nelle sale d’aspetto, nei supermercati; alla prevenzione o limitazione dei danni all’udito in discoteche ecologiche, alla cromo-musicoterapia; all’illuminazione artistica delle città e degli ambienti, alla decorazione di tessuti e di superfici. Ne sono convinti gli inventori: "il sistema amplificherà il nostro universo percettivo accompagnando i suoni ad immagini e giochi di colore mai visti prima."

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